I FATTORI DI SUCCESSO DEL WELFARE AZIENDALE
In un contesto italiano di prolungata instabilità e crescente fragilità sociale, il welfare aziendale è diventato lo strumento ideale per colmare una parte delle lacune presenti nel sistema pensionistico e assistenziale pubblico e per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti.
Abbinato ad accordi di produttività volti al raggiungimento di risultati specifici all’interno delle aziende, il sistema premiante, convertibile in flexible beneft, assume quindi una veste, oltre che di responsabilità sociale, anche di interesse precipuo volto a migliorare il clima aziendale, l’immagine, la reputazione aziendale e la produttività.
Il successo del welfare aziendale, però, dipende da fattori che, spesso, sono sottovalutati dalle aziende.
Le 4 C, che abbiamo individuato e che possono diventare la bussola degli imprenditori sono:
- Conoscere
- Comunicare
- Coinvolgere
- Contribuire al successo
Analizziamoli nel dettaglio:
CONOSCERE
Conoscere la normativa e le opportunità collegate al welfare aziendale, permette di fare delle valutazioni ponderate e funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. Ecco perché è importante che il consulente del lavoro affianchi l’imprenditore illustrando le opportunità previste dalla norma, facendole diventare un tutt’uno con la realtà della singola azienda.
COMUNICARE
L’ascolto attivo dei lavoratori è fondamentale per l’individuazione dei bisogni degli stessi. Imporre delle soluzioni ai collaboratorii che non corrispondono alle loro effettive esigenze, sarebbe come aprire la finestra per buttare all’aria una manciata di banconote.
COINVOLGERE
Il coinvolgimento è fondamentale. A parte le agevolazioni contributive che sono state introdotte dall’art.55 del D.L. n.50 del 24/4/2017, che permette di azzerare la contribuzione a carico del lavoratore e di diminuire di 20 punti percentuali l’aliquota IVS a carico del datore di lavoro nei limiti di € 800, in caso di accordo di produttività che prevede il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro, il coinvolgimento è fondamentale anche negli accordi convertibili in welfare per un fattore di “motivazione”. In caso di coinvolgimento, infatti, i lavoratori si sentono attori dell’accordo, sia nella prima fase di definizione degli obiettivi che nella seconda fase di monitoraggio e rendicontazione.
CONTRIBUIRE AL SUCCESSO
Una volta individuati gli obiettivi e condivisi con i lavoratori interessati, per garantire un risultato che porti le parti (datore di lavoro e lavoratori) ad un rapporto win-win, l’imprenditore potrà farsi affiancare da un problem solver che guiderà entrambe le parti a realizzare una pianificazione strategica appositamente studiata atta a non lasciare nulla al caso.
Le aziende interessate a sviluppare un Welfare Strategico Aziendale, possono contattarci cliccando QUI
Sandra Paserio – Consulente del Lavoro – Coach – HR Problem Solver
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